Descrizione
L’epigenetica può essere definita come tutto ciò che sta sopra alla genetica. Più precisamente, l’epigenetica descrive ciò che avviene in organismi o cellule identiche/i che hanno una diversa espressione genica o fenotipica senza un cambiamento nella sequenza del DNA. Ogni giorno introduciamo cibo nel nostro corpo che può modificare l’espressione del nostro genoma. Un classico esempio sono i gemelli, individui che hanno lo stesso genotipo e che alla nascita non presentano differenze, neanche a livello epigenetico. Con il trascorrere del tempo i gemelli mostrano via via sempre più differenze epigenetiche a causa di stimoli ambientali differenti, tra cui l’assunzione di cibo.
La metilazione e l’acetilazione.
La metilazione del DNA è una tipologia di modificazione epigenetica. Avviene ad opera di una DNA metil-transferasi, un enzima che aggiunge un gruppo metilico alla citosina in posizione 5’. Non tutte le citosine nel DNA possono essere metilate ma più di frequente subiscono una metilazione le citosine vicine alla guanosina. La metilazione delle citosine è spesso associata al silenziamento genico e quindi ad una mancata espressione di un gene. Un ‘altra tipica modificazione epigenetica è quella che riguarda la modificazione delle proteine istoniche: ricordiamo che il DNA è organizzato in nucleosomi, ovvero 147 basi di DNA avvolte ad un ottamero di istoni. Ciascuna delle proteine istoniche ha una coda che sporge all’esterno dal nucleosoma e che generalmente è la regione aminoterminale della regione istonica. L’acetilazione degli istoni rende il DNA più accessibile alla trascrizione perché la cromatina assume una forma più rilassata per il maggiore ingombro sterico. Sarà aumentata quindi l’espressione del gene.
Epigenetica e invecchiamento
Anche il processo dell’invecchiamento è accompagnato da una alterazione della metilazione del DNA. Per esempio, una diminuzione dell’attività della DNA metil-transferasi e una riduzione dell’apporto di folati possono contribuire all’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Il cibo, quindi, ha la capacità di interagire con il nostro DNA; se pensiamo che introduciamo cibo dalle tre alle cinque o sei volte al giorno, è facile capire come il cibo sia un fattore cardine su cui ragionare se vogliamo mantenerci sani.
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